Un rapporto tra fratelli che si riallaccia quando uno dei due, ormai adulto, torna a casa dopo un
lungo autoesilio nascondendo una verità dolorosa, una relazione che mette in luce la staticità di
cui si nutre, un paese sommerso sotto un lago artificiale che rimane “casa” anche dopo anni, un
lutto elaborato da una donna grazie alla fuga in un altro Paese e l’accudimento del più improbabile
dei cani…
C’è un punto dentro ognuno di noi di immobilità perfetta, intorno al quale tutto il resto si muove. I
racconti di Fino ad agosto mostrano personaggi che per un motivo o per un altro arrivano a
intravvedere quel punto e a esserne attratti, persone che hanno bisogno di un momento di pausa,
di una ripartenza o di una nuova prospettiva. Sono in transito, in trasformazione, sulla soglia di
decisioni segnanti. Nella calma inquieta che precede il passo. Tutto per arrivare a quel punto.
Perché la vita non ha significato in ciò che è stato o in ciò che sarà, ma in ciò che è ora,
nell’equilibrio fuggevole e imperfetto che continuiamo a inseguire.
Attraverso atmosfere delicate, ovattate, eppure potenti e un acuto senso dello scorrere del
tempo, Josephine Rowe ci conduce da un emisfero all’altro, da una stagione alla successiva, e ogni
storia apre al lettore situazioni che pur nella loro diversità hanno un elemento in comune: una
profonda umanità.
Josephine Rowe
Nasce nel 1984 a Rockhampton, in Australia, e vive attualmente a Melbourne. Autrice di romanzi e di raccolte di racconti, ha visto i suoi lavori pubblicati sia in Australia sia in America in numerose riviste tra cui McSweeney’s, The Paris Review Daily e Freeman’s e ha collaborato con l’Università dell’Iowa, Stanford, l’Art Omi e Yaddo.
Fino ad agosto ha vinto il Sydney Morning Herald Best Young Australian Novelist 2020 ed è stato finalista per lo Stella Prize 2020