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Inizio a scrivere e mi rendo conto di avere molte cose da dire. Forse troppe per un unico post. So che chi passa da qui guarda in primo luogo le foto ed allora le ho già disposte in colonna ed adesso bisogna costruirci il testo intorno.
Da dove inizio ?Partiamo dal libro. E’ sempre quello, Knit One Knit All di Elizabeth Zimmermann, su cui si basa il corso di Domenica 11 Dicembre a Capannori. Adesso è disponibile nell’e-shop anche per le persone che non verranno al nostro workshop. E’ il primo di una lunga serie. A breve sarà disponibile anche Knitting Around ed altri libri della Schoolhouse Press che non si trovano facilmente in Europa.(Chi fosse interessata a qualcuno dei quattro stitchionary di Barbara Walker…alzi la mano! )A guardare le offerte dei corsi di maglia sembra che la Zimmermann non abbia fatto altro in vita sua che inventare cappelli, ma noi proprio non abbiamo potuto resistere dal proporvi il cappello che è sulla copertina del libro.E’ il Chambered Nautilus Tam.Il Chamber Nautilus a cui si riferisce il nome è il Nautilus Pompilius, un mollusco che vive in un guscio di madreperla a forma di spirale (qui in basso c’è la foto della sezione della conchiglia).E così è il cappello: una striscia di poche maglie che si arrotola utilizzando il built in I-Cord e gli short rows per formare una spirale.
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E’ un lavoro in quattro sezioni: due per arrivare al diametro massimo e due per diminuire il diametro. Le istruzioni contenute sul libro sono da integrare con quanto ha scritto Meg Swansen qui su Ravelry.
Il mio Chambered Nautilus Tam è fatto con la stessa lana che si vede nelle foto di Knit One Knit All cioè l’Unspun Icelandic che, come diceva EZ, è la lana più calda e leggera che si possa trovare. Kristina del Cesto della Lana mi ha fatto avere, tra gli altri, un bel verde acido della cartella colori estiva della Lopi (è la piadina che vedete fotografata qui).Qui c’è la foto del cappello finito e visto dal basso (all’interno ho messo un cartoncino per evidenziare il movimento a spirale della chiusura).
