Aristotele diceva che ciò che dobbiamo imparare lo impariamo facendolo e credo che valga assolutamente anche nel lavoro a maglia. E’ inutile lasciarsi spaventare da tecniche nuove ma è necessario mettere le maglie sui ferri e provare.Ma c’è una cosa a cui bisogna dedicare tempo prima di iniziare il lavoro se ci si accinge a lavorare un modello altrui: leggere il pattern dalla prima all’ultima parola e confrontare le misure previste per le varie taglie del pattern con le proprie misure.In genere nei pattern in inglese viene definita la taglia in base alla circonferenza seno (bust circumference ) ma per il busto tutte le 5 linee orizzontali disegnate sulla foto qui in basso sono importantissime. Bisogna scegliere la taglia che abbia le nostre misure in corrispondenza di quelle linee e poiché quasi mai accade bisogna imparare a modificare il pattern in modo che il maglione o il cardigan ci stia a pennello. Se poi il nostro campione non coincide con quello del pattern bisognerà fare altri calcoli (già visti qui).Che senso ha farci qualcosa a mano se poi non ci piace come ci sta addosso ?Questo post è dedicato alla prima delle linee orizzontali nella foto: quella delle spalle. Questa è l’unica che si misura in modo diverso rispetto a quanto si faccia in sartoria.
Le linee orizzonatali sono disegnate su Tatu di Annamária Ötvös
Per prendere la misura dell’ampiezza delle spalle bisogna misurare da una punta esterna dell’articolazione acromioclavicolare della spalla all’altra. In pratica, come dice Maggie Righetti, si tratta di toccarsi sulle spalle verso l’attaccatura del braccio e trovare la punta dell’osso che sentite sporgere sotto le vostra dita. La distanza tra queste due punte della spalla, misurata sul davanti del busto e non sulla schiena, è la vostra ampiezza delle spalle.
Copyright Maggie Righetti, Sweater Design in Plain English
Prendere in considerazione l’ampiezza delle spalle può evitarci errori.Eccone due che ho commesso io :)Il primo è per il Golden Wheat Cardigan di Veera Välimäki ed è in realtà un errore nel pattern. A guardare il cardigan nelle foto della pagina su Ravelry si crede che ci si accinga a lavorare un cardigan senza collo (tant’è che in una foto è anche indossato con una sciarpa a proteggere il collo).Quando, però, si va a guardare le misure sul pattern, ci si accorge che la circonferenza scollo è, per tutte le taglie (!!!) di 60 cm e lo sprone continua senza aumenti per 14 cm. Quindi anche se scelgo la taglia in base alla mia circonferenza seno come può quello scollo scendere sulle mie spalle la cui ampiezza è di 38 cm ( la circonferenza spalle è almeno 38 cm x 2 = 76 cm) e come può quella misura di sprone coprire la parte alta del busto di qualsiasi taglia ???La risposta è: non può !Infatti se si guardano le foto dei progetti realizzati si vede come nella maggior parte dei casi il Golden Wheat Cardigan da giacca senza collo sia diventata un cardigan a collo alto che viene lasciato aperto e risvoltato.
Copyright Veera Välimäki
Il mio Golden Wheat cardigan con Malabrigo Rios
Copyrigh Veera Välimäki
Ed ecco un altro mio errore per il Boe di ANKESTRICK.
Copyrigh ANKESTRICK
Ho lavorato una taglia L basandomi sulla mia circonferenza seno ma avrei dovuto avviare qualche maglia in meno se avessi fatto attenzione al fatto che la taglia L corrisponde ad una ampiezza spalle di 42 cm e non 38 cm. Non è che il Boe mi caschi da dosso (comunque c’è l’ulteriore ampiezza delle braccia), ma avrei avuto uno scollo più gestibile se fossi partita avviando le maglie per una taglia M ed avessi, poi, modificato il numero di aumenti per avere la circonferenza seno della taglia L.
Il mio Boe con HemptonCopyrigh ANKESTRICK
A distanza di alcuni anni questi errori non li commetto più, e spero che, da ora in poi, neanche voi :)Felice knitting !
Brava Maria Rosa! Chiaro, semplice e ben comprensibile!
Grazie ,bell’articolo molto interessante,per me che solo da poco mi sono accostata alla comprensione del pattern in maniera matematica è importante approfondire il concetto di lettura dello schema,in passato mi ero affidata solo alla realizzazione di patterns trovati su riviste,magari i lavori realizzati erano pregevoli ma mai gratificanti quanto realizzare da se il proprio progetto,ed il tuo articolo rappresenta un piccolo passo verso questa direzione 🙂
molto interessante, grazie!!