Di qualsiasi colore, ma non IN NERO

A
A

Lo so non si può resistere ad una bella matassa colorata: noi knitter siamo sempre affamate di matasse.

Così se al knit cafè o ad un qualsiasi incontro di beneficenza si vede un bel tavolo tutto coperto di matasse tinte a mano non sappiamo resistere, ci avviciniamo ed alla fine compriamo.
Se su Facebook vediamo delle foto di matasse tinte a mano e qualcuna che ne parla siamo lì pronte ad informarci su come comprarle.

Ma cosa compriamo quando compriamo ad un incontro di knitter o al di fuori dei siti internet con partita IVA  ?

Se comprate ad un raduno che sia diverso da un mercatino riservato agli hobbisti state comprando IN NERO.

Se comprate tramite internet da tintori senza partita IVA state comprando IN NERO.

Ciò vale a dire che state facendo i furbi, rubando a voi stessi. Una vera e propria furbata !matassa-in-nero-1Se, invece, anziché furbi siete intelligenti e provate a chiedere fattura vi risponderanno che loro vendono al di sotto dei 5000 euro l’anno e, quindi, possono vendere senza partita IVA.
Se siete veramente fortunati vi faranno una ricevuta fiscale con i dati del venditore presa da un bollettario a numerazione progressiva.

Ma davvero chi vende queste matasse non deve avere una partita IVA ?
No è falso, DEVE avere la Partita IVA !
(
E quella corrispondente a questo lavoro e non ad un’altra attività)

La regola della non obbligatorietà dell’apertura della partita IVA per vendite al di sotto del 5000 euro l’anno vale solo per i proventi derivanti dalle VENDITE OCCASIONALI, cioè dalla vendite che avvengono per “caso”.
Se una vostra amica vede una matassa che avete tinto per voi e desidera comprarla allora si ha una vendita occasionale, perché non avete intrapreso nessuna azione per promuovere la vendita di quella matassa. In questo caso la legge vuole che se vi fate pagare la matassa dovete rilasciare la famosa ricevuta fiscale con i vostri dati fiscali (la legge vuole, ma nessuno lo fa….)
Ma se un tintore mette le foto su Internet, ha un gruppo di amiche che consegnano le matasse e ritirano il denaro in contante (affinché la transazione non compaia da nessuna parte), ha una pagina FB tutta dedicata alle lane tinte, allora, sta sicuramente compiendo delle azioni per vendere le sue matasse. Quella non è vendita occasionale ed è necessario avere una partita IVA per poter vendere legalmente, senza se e senza ma.matassa-in-nero-2Ed adesso guardatela bene la vostra matassa colorata ?
Di che colore è ?

E’ IN NERO.

Forse avrete visto in giro quante mercerie chiudono perché non ce la fanno a coprire i costi, alcune sopravvivono di inedia perché  non ricavano nemmeno quei famosi 5000 euro l’anno che altri mettono in tasca senza pagarci un centesimo di tasse.
Forse saprete che c’è in giro gente senza lavoro che va a mangiare alla mensa dei poveri. Gli si potrebbe proporre di diventare venditori IN NERO.

Forse sapete che in Italia c’è un’evasione fiscale a cui siamo tutti troppo abituati come alle pioggia in autunno ed all’afa d’estate. Ma anche le stagioni meteorologiche a volte riservano delle sorprese.
Come una chiamata al 117, Guardia di Finanza; ad esempio.

N.B.: Nessuna matassa IN NERO è stata usata per queste foto, trattasi di una matassa Malabrigo.

Una risposta a “Di qualsiasi colore, ma non IN NERO”

  1. Anch’io ho chiesto il famigerato contatto, per avere la matassa “nera”, affamata come sono di ogni tipo di lana. Poi, da ecologista convinta, mi sono chiesta, ma le acque di scarico di tutto questo tingere dove vanno? Nel lavandino di casa? Mi fa un po’ specie che tutte le disegnatrici di maglia italiane appoggino il suo commercio, facciano pure ammirate la fotina e i modelli con questa matassa, che sporca l’ambiente e le mani, non solo di chi la fa, ma anche di chi la compra… Se non lo sapete, se vi beccano a comprarla, prendete una sanzione anche voi, per incauto acquisto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

12 − otto =

Menu Principale x
X